mercoledì 8 giugno 2016

VONGOLE VERACI SENZA DOCUMENTI: ANCORA VIVE, RIGETTATE IN LAGUNA DAI CARABINIERI


Alle ore 00.45 odierne, in Chioggia, l’equipaggio della Motovedetta CC 803 “A. Fava” dei Carabinieri nel corso di un servizio di polizia marittima finalizzato alla prevenzione e alla repressione dello sbarco e commercializzazione di prodotti ittici di dubbia provenienza o sprovvisti di documenti sanitari atti a stabilirne la rintracciabilità di filiera, mentre transitava per il parcheggio dell’Isola dell’Unione, notava lungo la sponda opposta del canale adiacente a via Don E. Bellemo un barchino tipo drifting i cui occupanti, tre persone, erano intenti ad effettuare “strane operazioni”. Immediatamente invertivano la marcia e si recavano sul posto. Non appena giungevano nelle sue vicinanze, coloro che erano a bordo del barchino accortisi della loro presenza, all'istante si dileguavano a forte velocità, favoriti dal buio, lungo il canale che costeggia la laguna del Lusenzo in direzione dell’ospedale di Chioggia. I militari operanti, giunti nei pressi sulla sponda dove poco prima era ormeggiato il barchino in questione rinveniva prima 8 ceste e poi altre 7 ceste tra i cespugli poco distanti, tutte contenenti molluschi della specie vongole veraci. Tutte le ceste erano sprovviste di etichette e/o bolli sanitari atti a risalire o stabilirne la rintracciabilità di filiera, quindi all’identificazione del proprietario/i della partita di molluschi, in violazione dell’art.18 del Reg. Ce 178/2002 ed in violazione del Reg. CE 853/2004. Il prodotto ittico in questione, per un peso di mezza tonnellata circa e per un valore commerciale di 3mila euro, veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai sensi dell’art. ex 13 Legge 689/81, a carico di ignoti, relativamente alla violazione di cui sopra ed essendo allo stato vivo veniva rigettato nelle circostanti acque lagunari per il ripristino del ciclo vitale.