giovedì 19 novembre 2015

SI SCHIANTANO CONTRO IL PONTE PER FUGGIRE ALLA FINANZA - UN CHIOGGIOTTO ARRESTATO

un barchino da caparossolanti incidentato - foto di archivio Si schiantano con il barchino contro il ponte girevole di Canal San Domenico per sfuggire alla Guardia di Finanza. Si è conclusa molto male la battuta di pesca di tre chioggiotti che ieri notte non si sono fermati all’alt delle fiamme gialle e, nel tentativo di fuggire, sono andati a sbattere danneggiando l’imbarcazione e riportando anche ferite: uno dei tre ( sembra fossero tre a bordo) ha dovuto rivolgersi al pronto soccorso dove i sanitari gli avrebbero riscontrato una frattura alla spalla. Alcune autorevoli fonti riferiscono anche di un arresto. I motivi della fuga, presumiamo, sono sempre i soliti : pesca abusiva di vongole in laguna. Ovviamente la Guardia di Finanza deve far rispettare le leggi, purtroppo però molte di queste persone sono praticamente costrette a scegliere questa attività pur di portare a casa un reddito per le loro famiglie; non si tratta solo di pescatori che se ne fregano delle leggi, ci sono anche padri di famiglia ormai disoccupati da molti mesi con l’incubo delle bollette da pagare. Però, sarebbe stato molto meglio fermarsi, le conseguenze sarebbero state di gran lunga meno pesanti.

giovedì 5 novembre 2015

MULTATO E DENUNCIATO PER UN'ORA DI DIFFERENZA....

Il giorno 03 novembre alle ore 23:00, l’equipaggio della Motovedetta dipendente da questo Comando Compagnia Carabinieri, nel corso di un servizio di Polizia finalizzato alla verifica della corretta etichettatura e della tracciabilità di filiera dei prodotti ittici sbarcati dai pescherecci procedevano, alla presenza del comandante chioggiotto di un peschereccio, al controllo delle specie ittiche appena scaricate ormeggiato alla panchina adiacente il mercato ittico all’ingrosso di Chioggia. Durante il controllo veniva accertato che su 10 sacchi retati contenenti molluschi della specie Murici Spinosi (Bulli) erano stati apposti della fascette ( c.d. Bollo Sanitario) indispensabili per immettere il prodotto ittico sul mercato per il consumo umano diretto riportanti la data di confezionamento posticipata al giorno 04.11.2015. Nel proseguo della verifica documentale emergeva che il documento di registrazione molluschi bivalvi vivi c. d. DDR sanitario emesso dal comandante del peschereccio riportava come data di raccolta il giorno 3/11/2015 e data di ricevimento dei molluschi anch’essa posticipata al giorno 04.11.2015. Anche il registro di carico e scarico dei molluschi per i centri di spedizione riportava la data di carico e scarico dei molluschi posticipata al giorno 4.11.2015. Alla luce di quanto sopra accertato il comandante veniva deferito all’A.G. di Venezia per i reati di Frode nell’esercizio del commercio e Falsità in registri. Tutti i molluschi per un valore commerciale di € 600 comprensivi delle etichette (c.d. Bollo Sanitario) riportanti la data di confezionamento posticipata al 4.11.2015, venivano sottoposti a sequestro penale ed affidati in custodia giudiziale fiduciaria e gratuita al comandante del peschereccio. E evidente che il prodotto ittico immesso al consumo umano diretto, riportante sull’etichetta (c.d. Bollo Sanitario) una data posticipata rispetto a quella reale, ne attesta una maggiore freschezza e conseguentemente una più lunga “scadenza”.

lunedì 2 novembre 2015

I CARABINIERI SANZIONANO UN PESCHERECCIO PER MOLLUSCHI SOTTO TAGLIA

foto di archivio La notte scorsa i militari della motovedetta del Comando Compagnia Carabinieri di Chioggia nel corso di un servizio di polizia marittima finalizzato alla prevenzione e repressione della, pesca, detenzione, sbarco e commercializzazione di molluschi allo stadio di novellame e/o sprovvisti di documentazione sanitaria, in Chioggia , lungo la banchina del punto di scarico del mercato ittico all’ingrosso controllavano un peschereccio ormeggiato di proprietà di un pescatore chioggiotto . All’atto del controllo sul ponte di coperta del peschereccio venivano rinvenuti: - una decina di sacchi per un peso complessivo di quasi 80 kg. contenenti molluschi della specie pecten jacobeaus (cappasanta). Da un primo controllo visivo la quasi totalità dei molluschi in questione appariva al di sotto della taglia minima pescabile e commerciabile (10 cm), come dispone il reg. ce 1967/2006, e pertanto venivano misurati con apposito “fettuccia metrica e calibro”. A seguito di tale operazione emergeva che il 100% delle cappesante misurava tra i 7 e gli 8 cm., quindi al di sotto della misura minima pescabile, detentiva e commerciabile per tale specie. Tutto il prodotto ittico in questione per un valore commerciale di € 1.000 circa veniva sottoposto a sequestro ed affidato in custodia giudiziale all’interessato per il successivo smaltimento; le cappesante sequestrate - diversi sacchi contenenti molluschi della specie ostrea edulis (ostriche) per un peso complessivo di circa kg. 60 , sprovvisti di bollo sanitario e del regolare documento di trasporto per i lotti di moluschi bivalvi vivi. le ostriche, per un valore commerciale di € 700 circa, venivano sottoposte a sequestro amministrativo ed affidate all’interessato per il successivo smaltimento. Il proprietario e comandante della imbarcazione veniva deferito all’A.G. di Venezia per la violazione dell’art. 7 del decreto legislativo 9 gennaio 2012 nr.4, poiché deteneva specie marine allo stadio giovanile ed inoltre veniva contravvenzionato per la violazione del reg. ce 29 aprile 2004 nr.853/2004- sezione molluschi – mancanza ddr , con sanzione amministrativa pecuniaria di € 2.000.