venerdì 18 maggio 2012

PESCA: ALTRI DUE MORTI IN MARE

Altra disgrazia in mare, stesso copione dei due fratelli scomparsi l’inverno scorso, Filippo Salvagno di anni 42 e Angelo Tiozzo Brasiola di 38, erano usciti ieri in mare con un barchino per una battuta di pesca con reti da posta,non sono più tornati indietro. Questa volta però i corpi sono già stati ritrovati, uno al Lido non distante dall’Hotel De Bains, si suppone che sia stato un urto con un ostacolo galleggiante, uno dei due è stato trovato senza vestiti quindi è sicuro che si è spogliato per poter nuotare meglio ma evidentemente il freddo e lo sfinimento non gli hanno lasciato scampo. Abbiamo saputo la notizia da testimoni che alle 21 passavano per la calle della capitaneria di porto e si sono imbattuti in una scena straziante con il sindaco e delle persone che piangevano…. Filippo Salvagno era il comandante del peschereccio PADRE PIO,un peschereccio che faceva coccia volante, era in disarmo da un po’ di tempo in quanto non riusciva a trovare equipaggio, quindi per guadagnarsi qualcosa utilizzava un barchino, ci dicono che lascia un bambino o una bambina piccoli. Speriamo che in questo frangente così duro scatti la solidarietà di tutti per essere vicini alle famiglie di questi pescatori.

martedì 15 maggio 2012

MARTEDI' 15/5 INIZIO DELLO STATO DI AGITAZIONE....TUTTI I PESCHERECCI SONO IN MARE (??)

Dopo l'incontro di sabato scorso, vedi video post precedente,i sindacati in accordo con gli uomini imbarcati avevano proclamato lo stato di agitazione, con tanto di comunicati stampa si avvertiva che da lunedì sarebbero usciti in mare solo i pescherecci i cui armatori garantivano il trattamento economico del minimo garantito, quindi nel caso in cui la parte del pescato non sia sufficiente è il padrone che garantisce la paga al marinaio. Lunedì le condizioni del mare non consentivano la pesca se non ai pescherecci più grandi, quelli che vanno a volante, oggi martedì 15 maggio, con l'eccezione di poche unità ferme il canale San Domenico appariva quasi completamente libero. Quindi i marinai avranno il minimo garantito? Sentiamo cosa ci dice un armatore e cosa ci dice Pierpaolo Piva della FAI-CISL

sabato 12 maggio 2012

PESCA: ALTA TENSIONE TRA ARMATORI e MARINAI

video definitivo



video integrale









bozza

Purtroppo i problemi si aggiungono ai problemi e il comparto della pesca, della marineria di chioggia, una delle più grandi d'Italia non solo non riesce ad uscire dall'impasse dovuta agli ormai arcinoti problemi:le nuove normative europee, il caro gasolio, la scarsità del prodotto ora c'è una vera e propria bomba ad orologeria rappresentata dalle istanze degli uomini imbarcati che non riescono più, ormai da moltissimi mesi, a portare a casa stipendi normali.
Anzi, quando va bene riescono a portare meno di cento euro alla settimana,chiaramente del tutto insufficienti anche per un single figuriamoci per chi ha famiglia, mutui o affitti da pagare mentre da contratto collettivo ( industria) prevede un minimo monetario garantito ( MMG) di circa 1200 euro al mese.
Ma mentre l'MMG fino a un paio di anni fa era una specie di riferimento,gli imbarcati normalmente percepivano di più in quanto venivano retribuiti alla parte del pescato ormai questo riferimento non esite più, però c'è un contratto, tutt'ora valido firmato da tutte le controparti.
E quindi tanti marinai, ovviamente spinti dalla necessità poter vivere hanno iniziato a rivolgersi ai sindacati per ottenere l'MMG.
E qui potrebbe scoppiare veramente una bomba in quanto moltissimi armatori sono già in difficoltà a pagarsi le spese e non riescono certamente a pagare anche i marinai che hanno tenuto duro fino ad oggi ma sono ormai arrivati al limite.
Si è giunti quindi all'incontro di sabato 12/5 ( questa mattina) tenutosi presso la sala dell'ASPO di Val Da Rio tra le organizzazioni sindacali, i rappresentanti dei marinai imbarcati, una delegazione di armatori e l'amministrazione comunale rappresentata dal vicesindaco Maurizio Salvagno ( delega alla pesca)
Molte le invocazioni a gestire in modo unitario la crisi, rivolte a tutte le parti: armatori e marinai, una soluzione parziale potrebbe essere riuscire ad ottenere un ammortizzatore sociale, la cassa integrazione in deroga che però sembra un percorso molto in salita sia per la nota crisi che sta attanagliando tutti i settori sia perché per la pesca è prevista appunto...in deroga...e non è detto che il governo possa o decidere di concederla.
Si spera anche dall'intervento della regione Veneto, per il momento dopo una mattina che nonostante la forte preoccupazione di tutti i partecipanti si è svolta in modo civilissimo ai è arrivati alla decisione di chiedere lo stato di agitazione da lunedì e che i marinai usciranno in mare solo con gli armatori che si impegneranno a pagare il minimo garantito.
Bisogna essere ottimisti ma la vediamo proprio nera.