lunedì 24 ottobre 2011

ANCORA UNA DISGRAZIA IN MARE

Sono trascorsi poco più di quattro mesi dalla scomparsa in mare del povero Luigino Vianello e purtroppo sembra che il mare abbia fatto altre due vittime,tra l'altro fratelli.
Tecnicamente sono da considerarsi dispersi ma non è che praticavano il loro tipo di pesca in Laguna e quindi si potrebbe sperare di ritrovarli magari pieni di freddo in qualche barena sperduta, pescavano in mare, mancano praticamente da sabato notte e quindi è effettivamente difficile sperare di ritrovarli in vita.
Due fratelli, due persone semplici che non si trovavano a fare la pesca abusiva delle vongole in laguna perché non volevano avere conseguenze penali,preferivano andare in mare con le reti da posta.
Nel video l'intervista di un loro amico pescatore che fino a qualche giorno prima usciva in mare negli stessi orari ma che con l'avvento delle condizioni metereologiche più difficili aveva preferito desistere dalla battuta di pesca di sabato anche se le condizioni del mare non erano particolarmente problematiche ma, sappiamo,a volte basta un attimo...




venerdì 14 ottobre 2011

PRIME DUE SETTIMANE DI PESCA: Non tutti osservano le regole



Sono passate appena due settimane dal ritorno in mare dei pescatori, dopo il fermo tecnico di 60 giorni, che già emergono le prime difficoltà per quanto riguarda l’osservanza delle regole che impongono solo tre giorni di pesca, infatti alcuni pescherecci approfittando della possibilità del giorno di recupero sono usciti in mare a pescare per più giorni.
In pratica la regola è quelle di pescare per tre giorni ed è consentito un giorno di fermo, che va dichiarato alle autorità marittime, quindi qualche peschereccio è uscito ugualmente in mare dichiarando il falso.
Ovviamente non solo a discapito della serietà di tutta la categoria ma anche creando le condizioni di un pregiudizio economico per TUTTI i pescatori, infatti in queste prime settimane di pesca, anche se il prezzo al mercato ittico non è stato particolarmente remunerativo, gli equipaggi sono riusciti a guadagnare,ma ora se si dovesse perseverare a uscire in mare per un numero di giorni superiori al consentito sicuramente il prezzo del pesce diminuirebbe ancora vanificando la remunerazione e, ovviamente, impoverendo ancora di più le risorse ittiche.
Questo è quanto dichiarano a denti stretti molti pescatori, che sono arrivati anche a lamentarsi presso rappresentanze di categoria e istituzionali rifiutandosi però di indicare i soggetti inadempienti per paura di rappresaglie.
Speriamo che gli stessi pescatori riescano ad essere più vigili nei confronti dei loro colleghi pescatori, è significativo quanto sta accadendo nel settore orticolo, il radicchio che fino all’anno scorso a malapena copriva i costi di produzione per eccesso di offerta in questi giorni è stato venduto molto bene consentendo buoni guadagni, anche se, a onor del vero, non è stato per capacità organizzative del comparto ma per una diminuzione dell’offerta dovuta alla scarsità di produzione.

video in caricamento: La testimonianza ( in incognito) di uno dei pescatori
che si sentono danneggiati dal comportamento scorreto di alcuni
colleghi di pesca




sabato 8 ottobre 2011

PRIMA SETTIMANA DOPO IL FERMO PESCA




Non è facile fare un bilancio così presto, bisognerà aspettare ancora qualche settimana, certo i problemi non mancano di certo alla marineria, il pescato è stato inferiore alle aspettative, il prodotto pur essendo di discreta pezzatura non ha raggiunto buoni livelli di remunerazione,oltre a tutto questo c'è stata una specie di beffa sul costo del gasolio.
Infatti al primo rifornimento con il quale tutti i comandanti si sono approvvigionati per affrontare la settimana di pesca hanno acquistato il carburante a 73 centesimi di euro al litro, quattro giorni dopo è sceso a 0,68 in pratica per alcuni pescherecci che imbarcano da 60 a 200 quintali di gasolio la differenza poteva arrivare anche a 370 euro.


lunedì 3 ottobre 2011

PRIMO GIORNO DI PESCA DOPO IL FERMO TECNICO DI LUGLIO E AGOSTO



La marineria di Chioggia ricomincia a pescare domenica notte.
Primo giorno di pesca per la marineria di Chioggia, e non solo, i tempi di pesca definiti sono di tre giorni, però nonostante ci siano stati 60 giorni di fermo pesca e innumerevoli incontri un po’ a tutti i livelli non sono ancora ben chiare per tutti le modalità del giorno di recupero.
Con il decreto del mipaaf del 14/7 scorso nelle 8 settimane successive al fermo pesca scaduto il 30 di settembre nell’area che va da Trieste a Bari ( gsa 17) l’esercizio della pesca a strascico non è consentita il venerdì e un altro giorno a scelta dell’armatore che deve essere comunicato alla Capitaneria di Porto entro il giorno stesso.
Il consorzio armatori pescherecci di Chioggia ha cercato più volte di chiarire e definire questo punto purtroppo gli incontri con l’autorità marittima sono andati deserti a causa delle assenze della marineria stessa.
Si inizia quindi a pescare con un po’ di malumore, la speranza è che il prodotto sia presente, sembra però che il primo giorno di pesca nonostante i 60 giorni di fermo non siano stati entusiasmanti, bisognerebbe riuscire a capire le cause.
Forse anche il clima, con questo settembre con 30 gradi fissi, è una concausa.
Speriamo bene che si arrivi a soluzioni condivise e soprattutto con l’armonia di tutti i pescatori.